MOBIUS CIRCLE APS – SETTIMO DIBATTITO SULL’OASI ITINERANTE DEL BOSCO RIPARIALE DELLA LACRIMA

PAESE: ITALIA
ORGANIZZAZIONE: MOBIUS CIRCLE APS
DATA DEL DIBATTITO: 27/06/2022
LUOGO DEL DIBATTITO:  CAMPI SALENTINA
LINK AL PROGETTO MONITORATO SULLA PIATTAFORMA NAZIONALE DI OPEN DATA: OPENCOESIONE  
DESCRIZIONE DELL’EVENTO:

Nell’ultimo incontro-dibattito tenutosi a Campi Salentina, i facilitatori dell’associazione Mobius Circle hanno presentato ai partecipanti le principali tappe del percorso di monitoraggio civico durato dieci mesi e le conclusioni a cui si è arrivati rispetto all’utilità e attuale efficacia dell’oasi naturalistica del canale della Lacrima, opera realizzata dal Comune di Campi Salentina grazie al finanziamento proveniente dal fondo strutturale europeo del FESR.

Il gruppo di monitoraggio ha infatti completato il proprio report di monitoraggio civico su quest’opera. Il report oltre a descrivere la natura degli interventi finanziati ed effettivamente realizzati, vuole fornire una valutazione civica dell’utilità e dell’efficacia dell’opera alla luce di tutte le informazioni raccolte e le rilevazioni effettuate direttamente nei mesi scorsi.

All’interno del report è stata effettuata un’analisi SWOT del progetto. Abbiamo evidenziato che il progetto indubbiamente si pone nella giusta direzione rispetto all’adattamento ai cambiamenti climatici, in quanto recupera la funzionalità idraulica di un vecchio canale assicurando una protezione da allagamenti in caso di alluvioni, sia perché intende ricostituire un nucleo boschivo attorno al canale stesso dove sorgono già alcuni esemplari di querce virgiliane e olmi bianchi ormai rari in tutta la Puglia, facendo quindi dell’oasi un presidio di biodiversità.

Tuttavia considerato l’importo del finanziamento, si sarebbe immaginato una più imponente azione di piantumazione di nuovi alberelli, la cui presenza non è stata invece riscontrata. Al contrario lo sviluppo vegetativo dell’oasi sembra essere stato lasciato più all’attività spontanea di propagazione delle piante, e solo un certo numero di talee sono state impiantate, molte delle quali non sono sopravvissute ai periodi di siccità in quanto non opportunamente irrigate.

Inoltre è stato evidenziato come la mancanza di un piano di gestione dell’oasi, come anche l’assenza di un’adeguata comunicazione e strategia di coinvolgimento dei cittadini pone una serie di rischi che potrebbero compromettere il futuro sviluppo dell’oasi in un vero parco periurbano. Lo sviluppo armonioso e vigoroso della vegetazione dell’oasi necessiterà di manutenzione, cura e ulteriori piantumazioni, attività che però al momento non sono state previste e adeguatamente pianificate. Inoltre l’oasi per poter diventare anche un luogo di coesione sociale e culturale di cui i cittadini possano effettivamente fruire ha bisogno di essere animato attraverso servizi e attività ricreative disponibili tutto l’anno.

Per questi motivi e in quanto l’opera non ha ancora generato i benefici attesi, il giudizio complessivo sull’opera è: concluso e inefficace. Ci si augura tuttavia che il Comune di Campi Salentina continui a impegnarsi per garantire il pieno sviluppo dell’oasi, in quanto i servizi ecosistemici offerti dagli alberi e dalla natura sono sempre più preziosi e indispensabili in una regione a rischio di desertificazione e incendi.

Nella parte finale del report abbiamo indicato alcune idee e proposte rispetto alle mancanze riscontrate. In particolare si consiglia il comune di lanciare un avviso pubblico rivolto a enti del terzo settore a cui affidare in via sperimentale la gestione dell’oasi in partnership con il comune stesso. Tali enti potrebbero trovare una sostenibilità finanziaria proponendo escursioni e visite naturalistiche e altre attività a basso impatto chiedendo un contributo ai partecipanti; si potrebbe anche ipotizzare l’installazione di un chiosco informativo e piccolo bar per il rinfresco dei visitatori. L’ente affidatario dovrebbe garantire l’esecuzione di alcune delle attività di manutenzione e continuare l’azione di piantumazione secondo precisi criteri, oltre che garantire sempre la massima fruibilità a tutti.

Si consiglia infine l’installazione di segnaletiche lungo le piste ciclabili per individuare facilmente l’oasi e di una cartellonistica presso l’oasi stessa che spieghi la natura del progetto e il valore naturalistico dell’oasi.

Il report completo di monitoraggio civico, oltre ad essere pubblicato su questa piattaforma e quella di Monithon, sarà condiviso attraverso i canali di comunicazione dell’associazione e verrà inoltre restituito al comune stesso per le proprie valutazioni, all’ente programmatore regionale e a tutte le parti interessate.