MOBIUS CIRCLE APS – SESTO DIBATTITO SULL’OASI ITINERANTE DEL BOSCO RIPARIALE DELLA LACRIMA

PAESE: ITALIA
ORGANIZZAZIONE: MOBIUS CIRCLE APS
DATA DEL DIBATTITO: 25/05/2022
LUOGO DEL DIBATTITO:  CAMPI SALENTINA
LINK AL PROGETTO MONITORATO SULLA PIATTAFORMA NAZIONALE DI OPEN DATA: OPENCOESIONE  
DESCRIZIONE DELL’EVENTO:

Il quinto dibattito dell’organizzazione è avvenuto a seguito del completamento della ricerca sul campo. Infatti pochi giorni prima dell’incontro è stato fatto un sopralluogo finale presso il sito dell’oasi del canale della Lacrima per verificare se a distanza di circa 8 mesi dalla prima visita, dopo la stagione invernale e nel pieno della stagione primaverile, si potesse apprezzare un certo sviluppo della vegetazione già esistente e di quella piantumata nell’ambito degli interventi finanziati dal progetto.

Il sopralluogo è avvenuto con la guida del botanico Piero Medagli e il responsabile comunale Riccardo Taurino, che ha curato la procedura di finanziamento dell’oasi e le procedure amministrative per l’attuazione dei lavori. Inoltre era presente una scolaresca che ha partecipato alla visita.

A seguito del sopralluogo, i facilitatori insieme al gruppo di studenti del quarto superiore dell’istituto A. Volta di Campi, che hanno partecipato attivamente fin dall’inizio dell’attività di monitoraggio, si sono riuniti per mettere insieme tutte le informazioni raccolte direttamente sul campo e confrontare i risultati finora apprezzabili con quelli previsti dal progetto iniziale e provare a fare una valutazione complessiva, che andrà a confluire nel report finale di monitoraggio.

Nell’incontro dibattito tenuto il 25 maggio presso le Manifatture Knos di Lecce, sono state riportate ai partecipanti le prime considerazioni effettuate dal gruppo di monitoraggio sull’efficacia dell’opera e riportate le perplessità rispetto all’assenza di un piano di gestione sostenibile che garantisca la cura, la manutenzione e l’ulteriore sviluppo dell’oasi nel futuro e l’assenza di una strategia più definita del coinvolgimento della cittadinanza. Di fatto la cura dell’oasi è lasciata alla spontanea opera di volontariato di associazioni ambientaliste che però non sono state ancora individuate e attivate.

L’incontro ci ha dato modo di raccogliere idee e proposte che saranno incluse nel report finale di monitoraggio.